Chiesa vecchia Parrocchiale di Via SS. Fabiano e Sebastiano


 
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La data precisa di questa chiesa che è quella della nostra “Brusegana vecchia” la troviamo nella cronaca della visita pastorale del Vescovo Modesto Farina, del 18 maggio 1824. In quel documento il Parroco di allora Finco Giacomo afferma che la chiesa di Brusegana era di 124 anni più vecchia di quella di Praglia ed era stata costruita precisamente nel 1434.  La chiesa viene descritta così: Sorge vicino al fiume Bacchiglione. Ha quattro altari, il maggiore è dalla parte dell’oriente nella cappella semicircolare, alla sua destra l’altare del Santissimo e alla sua sinistra quello di S. Antonio (sotto di questo c’è il fonte battesimale). Nella parete meridionale, in una cappella semicircolare c’è un quarto altare, A destra dell’altare maggiore il campanile. Il cimitero, intorno alla chiesa, rasenta con uno dei suoi lati l’argine del fiume. In seguito il fonte battesimale è stato trasportato presso la porta maggiore, dalla parte sinistra. Così era realmente la chiesa alla Visita Pastorale del 1615 del Vescovo Marco Corner.

  S.Gregorio Barbarigo, quando il 23 ottobre 1669 fece la sua prima visita, trovò solo due altari. Invece il card. Giorgio II Corner il 23 aprile 1713 ne trovò tre: quello maggiore, quello della Madonna e quello di S. Antonio. Un Quarto in onore della Madonna del Carmine fu eretto nel 1854. Nel 1902 la chiesa fu ampliata con la costruzione di due cappelle laterali.
La storia di Brusegana si fa più viva e interessante da quando si è potuto avere un LIBER CRONICUS, nel quale sono stati fissati regolarmente gli avvenimenti e le opere più importanti. Questo libro, che si conserva nell’Archivio Parrocchiale e che è stato scritto quasi in forma di diario dai parroci, che si sono succeduti dal 1920 in poi. Durante l’attività pastorale di Don Giovanni Dall’Oglio (1909-1919) nella vecchia chiesa è stato costruito l’altare in onore di S. Antonio, che poi è stato portato nella nuova chiesa. Il successore, Don Alfonso Lorenzi, sostituì il vecchio altare della Madonna del Carmine con uno nuovo, intonato allo stile di quello di S. Antonio. Anche questo è stato trasportato nella nuova chiesa.

(Testo tratto da: CINQUANTENNIO DELLA NUOVA CHIESA)

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