La storia della chiesa comincia con la venuta di Don Valentino Apolloni,, nuovo parroco di Brusegana, il 2 gennaio 1926. Si è subito reso conto della necessità di una nuova chiesa per contenere il crescente numero di parrocchiani e con il consenso del Vescovo e l’appoggio di tutta la Comunità partì subito per la grande impresa. In sei mesi fu acquistato il terreno, apprestato il progetto e benedetta la prima pietra da Mons. Elia Dalla Costa Vescovo.La prima nota di vita nella nuova costruzione, ancora grezza, fu l’organo, che, trasportato dalla vecchia chiesa fu sistemato in quella nuova, dietro l’altare maggiore.Il vecchio organo, che ha un valore storico pregevole e, da rilievi fatti appare opera dei primi anni dell’800, è considerato tra i migliori organi antichi delle Tre Venezie.Dopo l’organo furono trasportati gli altari della Madonna e di S. Antonio e infine le vecchie campane furono collocate su uno dei due campanili della nuova chiesa.
In poco più di due anni, e precisamente il 25 marzo 1928 dallo stesso Vescovo, fu inaugurata la nuova chiesa con accanto la canonica.Il 15 aprile 1928, ottava di Pasqua, con una grande processione sono state trasportate le ultime cose della vecchia chiesa: la tela dei SS. protettori Fabiano e Sebastiano, la statua della Madonna del Carmine e quella di S. Antonio.. Durante l’estate del 1928 si portò a compimento il pavimento, gli intonaci e le tinte.
Un bel lavoro, che merita ricordato, è stato fatto per la Festa del Carmine del 1936: la balaustra in ferro battuto.
Il 21 maggio 1940 si dà inizio ai lavori di ampliamento della chiesa con la costruzione delle due navate laterali, dato che ormai, per l’aumento della popolazione, la chiesa non bastava più.
Dal 1940 in poi dentro la chiesa è stato tutto un susseguirsi di lavori. Per primo l’altare maggiore in marmo rosa.
Negli anni seguenti (1952-1953) sono state sistemate le vetrate instoriate, lavoro veramente raffinato che si fa ammirare, suscitando i più delicati sentimenti.Il 15 aprile 1949 viene benedetta la nuova stupenda Via Crucis scolpita in legno d’acero. Nel giugno dello stesso anno una famiglia devota ha offerto la statua del Sacro Cuore scolpita in Val Gardena.
Il parco della rimembranza. La nuova chiesa era separata da un fossato e da una siepe di spine. Fu opera del Gruppo Combattenti chiudere il fossato, sradicare la siepe, sistemare il piazzale circondarlo di pini argentei e da una serie di paracarri. Ai lati del piazzale sempre i combattenti hanno voluto completare gratuitamente la loro opera costruendo i due gentili monumentini, che portano scritti i nomi dei nostri caduti: su uno i caduti della prima guerra mondiale (1915-18), sull’altro i nomi dei soldati e dei civili del caduti nell’ultima guerra. L’inaugurazione ufficiale alla presenza delle autorità civili e militari è stata fatta il 4 novembre 1947.
Le statue sulla facciata della chiesa. Chi guarda la facciata nota, sulle torrette delle navate laterali, due statue in pietra di Custoza, opera del prof. Rodolfo Giacomello, una è la statua del Sacro Cuore di Gesù, l’altra del Cuore Immacolato di Maria.
I tre finestroni del Presbiterio.
“Le finestre di fondo, nate con telai di legno e vetri comuni, erano state chiuse perché offendevano l’occhio di chi guardava il celebrante. Con il nuovo sistema di vetri retinati al di fuori e istoriati all’interno, si poteva ottenere una luce discreta che illuminasse senza offendere l’occhio.”(brano tratto da Ricordi di don Valentino Apolloni)
Sono da menzionare senz’altro per l’ispirazione e per la nobiltà della fattura, soprattutto quello centrale che rappresenta una stupenda figura del Buon Pastore e due Angeli uno a destra e l’altro a sinistra. Le tre opere sono del prof. Scolari e furono inaugurate l’8 dicembre 1963.(Notizie e foto d’epoca riportate dal libretto numero unico “CINQUANTENNIO DELLA NUOVA CHIESA” 1928 – 1978 tutte le altre foto sono di Giampaolo Trevisan)
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